La bomboniera è un simbolo di riconoscenza, un dono fatto per rendere indelebile il ricordo di un evento caro ed irripetibile.  Per questo non c’è festa che si rispetti senza bomboniera. Ma dove nasce questa tradizione?

Sappiamo anzitutto che il termine deriva dal francese “bombonnière” e pare che le origini del concetto odierno di bomboniera quale oggetto legato ad un evento nuziale, siano nella Francia del ‘700. In Francia, difatti, era diffusa l’usanza di regalare agli sposi una piccola e preziosa scatoletta di bon bon.  Preziose e ricercate non solo per la lavorazione ma anche per i pregiati materiali utilizzati ( madreperla, oro, avorio) le bomboniere furono molto apprezzate anche presso la corte di Re Sole.  Goethe, nel 1792, regalò un cofanetto di deliziosi confetti a colei che sarebbe divenuta sua moglie.
Lo stesso Napoleone, all’inizio dell’800, ne rimase affascinato a tal punto da farne dono come segno di riconoscenza.

E prima del ‘700 che significato aveva questa preziosa scatoletta? La bomboniera prima del ‘700, era considerata semplicemente una scatola portafortuna o di buon augurio. In Italia, già nel 1400, era diffusa la tradizione secondo la quale gli sposi e le loro famiglie in occasione del fidanzamento si scambiassero preziosi cofanetti colmi di confetti. Non solo, la tradizione voleva che il fidanzato dovesse inoltre regalare alla sua futura sposa una “coppa amatoria” ovvero una coppa in ceramica con raffigurato il volto femminile o l’effigie di una coniglia gravida accanto al nome della sposa, rigorosamente colma di confetti. Inoltre, per assicurasi un matrimonio fecondo e prospero i futuri sposi avrebbero dovuto bere dalla stessa coppa.

Nel 1500, in Inghilterra, erano diffuse le “Sweetmeat box” ovvero scatole porta confetti realizzate in materiali pregiati col significato di buon augurio. Fonti storiche ci rivelano che, in occasione del capodanno del 1574, la Regina Elisabetta I ricevette in dono un certo numero di bomboniere come buon augurio per il nuovo anno. E non solo … anche molte sue dame amavano degustare i confetti gelosamente custoditi in prestigiosi cofanetti. I primi capolavori settecenteschi di questa meravigliosa arte in miniatura sono, oggi, custoditi nel Museo Internazionale della Ceramica a Faenza, nel Museo delle Porcellane a Doccia o ancora nel Museo Internazionale delle Ceramiche di Nove.

La bomboniera ha acquisito nel corso degli anni, una specifica connotazione artistica tale da diventare, soprattutto nella cultura italiana, parte integrante delle cerimonie che meritano di essere ripensate nel tempo, in tutto il mondo.

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