Sono un filo sottile in una rete, groviglio di fili,

una ruga leggera in un volto indurito di rughe,

un granello di sale su pelle inspessita dal vento.

sono uno spruzzo d’un mare in tempesta,

un’ombra in un’alba di nebbia,

una trasparenza nella profondità del mare.

Sono Io una scheggia nell’Eternità del Tempo,

un monosillabo in un Universo di Domande,

una moneta lanciata verso il Cielo

nell’Incognita infinita dell’Esistenza.

Eppur ci  Sono,

infinitesimale,

imperfetto,

instabile,

incerto,

perduto nella pazienza dell’Infinito

Io sono.

E seppur piccolo e sperso,

se non ci fossi

cambierebbe d’un soffio il canto del Vento,

muterebbe d’un frammento il colore del Mare.

Dalù

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